La divinità spiritualmente intesa non è presente nell'Antico Testamento. In particolare nella Bibbia non c'è Dio e non c'è culto rivolto a Dio.Ecco perché il titolo afferma che la Bibbia non è un Libro Sacro.Chi è intervenuto nei secoli modificando la Bibbia? Siamo vittime di un grande inganno?Leggi questo libro e in merito alla Bibbia verificherai molte cose tra cui: Abbiamo solo una delle bibbie possibili Non sappiamo nulla su chi e quando l'ha scritta Ci è stata nascosta la vera natura dell'Albero della Vita Noi siamo degli OGM Dio si stanca, si sporca e ha fame 11 libri Biblici sono ufficialmente scomparsi La creazione dell'uomo intesa come atto divino è falsa Il Peccato Originale è solo una favola… Il Dio biblico non era il padre di Gesù Come si costruisce una religionePrefazione di Sabrina Pieragostini, giornalista Mediaset.Ignorante, presuntuoso, codardo, persino eretico. Basta fare un rapido giro tra i forum a commento dei libri di Mauro Biglino per imbattersi in queste ed altre poco urbane definizioni. Io, invece, preferisco pensare a lui con un altro aggettivo: destabilizzante.E' questo l'effetto che mi fa leggere le sue traduzioni e le sue interpretazioni del Libro dei Libri, quella Bibbia che quasi tutti abbiamo in casa e che quasi nessuno ha mai aperto.La sensazione che le sue opere producono su chi, come me, ha avuto una normale educazione cristiana, è identica a quella che si prova in cima ad una montagna, di fronte allo strapiombo: paura ed attrazione nello stesso tempo, perché sai che può essere pericoloso, ma la curiosità è più forte… Leggere Mauro Biglino significa avere costantemente le vertigini. Significa mettere in discussione tutte le nostre certezze, avvalorate da secoli di dottrina, di catechesi, di tradizioni popolari, costruite sulle fondamenta dell'Antico Testamento come testo rivelato dal quale Dio ha parlato all'Umanità. Ma quelle fondamenta sembrano sgretolarsi sotto i colpi di piccone di un'analisi testuale, puntigliosa fino a diventare maniacale, che ne mette in rilievo ogni minima contraddizione ed elimina ogni sovrastruttura teologica. Quello che resta, è un'altra storia molto diversa da quella che ci hanno insegnato.Nei precedenti libri, Biglino ha proceduto con la meticolosità del filologo, traducendo letteralmente interi passi dall'ebraico o soffermandosi su singole parole, affrontando varianti ed interpolazioni nel testo originale masoretico, esaminando le possibili e diverse interpretazioni. Un lavoro da accademico anche se in netto contrasto con la lectio dominante che costringe il lettore ad un supplemento di attenzione e di concentrazione per tenere il passo dell'erudito. Ma in questa sua ultima fatica, pur senza mai rinunciare al rigore dello studioso, il discorso corre molto più fluido e si fa diretto. Con due conseguenze: la lettura risulta semplificata e l'effetto destabilizzante ulteriormente amplificato.